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Sostegno alle imprese: finanziamenti a fondo perduto per artigiani, commercianti e commercianti ambulanti



07 Gen 2020

La presente misura è finalizzata ad accrescere la competitività delle imprese commerciali, attraverso la diffusione di soluzioni innovative ovvero la realizzazione di interventi finalizzati all’ampliamento dell’offerta commerciale.

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono presentare domanda di agevolazione le Micro Piccole e Medie Imprese come classificate nell'Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014, indipendentemente dalla loro forma giuridica1, singole o in aggregazione, che:

-abbiano unità oggetto dell’intervento nella Regione Campania, requisito in possesso al momento della richiesta del primo SAL;

-siano attive e operanti da almeno due anni alla data di pubblicazione dell’Avviso;

-abbiano quale attività principale alla data di pubblicazione dell’Avviso, così come registrato alla CCIAA competente, una fra quelle classificate dal codice ATECO 2007 Istat nella categoria G o I 56.00.00 (inclusi tutti i sottolivelli).

Sono escluse le imprese che svolgono quale attività principale una di quelle identificate dai seguenti codici:  46.1 Intermediari del commercio (inclusi tutti i sottolivelli) 47.8 Commercio al dettaglio ambulante (inclusi tutti i sottolivelli) ed in ogni caso imprese che, a prescindere dal codice Ateco, siano iscritte con la qualifica di imprese artigiane al Registro delle Imprese della CCIAA. Possono, altresì, accedere alle agevolazioni di cui al presente Avviso le seguenti aggregazioni: a) i Consorzi o le Società Consortili di imprese; b) le Reti di Micro e Piccole Imprese (MPI) che intendano realizzare un progetto di rete. I Consorzi, le Società Consortili e le Reti d’impresa devono essere già costituiti al momento della presentazione della domanda, e tutte le MPI ad esse aderenti devono risultare in possesso dei requisiti previsti dal presente Avviso per poter presentare domanda. Le Reti di MPI devono essere costituite sotto la forma di reti di imprese con personalità giuridica (ReteSoggetto), definite ai sensi dei commi 4-ter e 4-quater dell'art. 3 del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 e ss.mm.ii., aventi lo scopo di fornire servizi alle imprese aggregate.

CONDIZIONI AMMISSIBILITA’ E AMBITO DI APPLICAZIONE

Le MPI, alla data di presentazione della domanda, devono possedere i seguenti requisiti:

  1. trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  2. possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione;
  3. essere in regola con le norme dell'ordinamento giuridico italiano in materia previdenziale, assistenziale ed assicurativa (nei confronti di INPS, INAIL), o essere in possesso della certificazione che attesti la sussistenza e l’importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti della Regione Campania di importo pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto (DURC);
  4. essere in regola in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, di contratti collettivi di lavoro, di inserimento dei disabili, di pari opportunità tra uomo e donna, edilizia, urbanistica e di tutela ambientale;
  5. non rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà, come definite dagli "Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà” (2014/C 249/01);
  6. non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti che sono stati individuati dalla Commissione Europea quali illegali o incompatibili;
  7. essere in regola con la normativa antimafia, in particolare attestare la insussistenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste dall’art.67 del D.Lgs.6/9/2011 n.159 (Codice antimafia); 8. non essere stato destinatario, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Campania, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che nel caso di indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro (non richiesta nel caso in cui il richiedente risulti iscritto nell’elenco delle “imprese con rating di legalità”);
  8. non essere stato condannato con sentenza passata in giudicato, o non essere stato destinatario di decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 c.p.p., per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale del legale rappresentante (non richiesta nel caso in cui il richiedente risulti iscritto nell’elenco delle “imprese con rating di legalità”);
  9. non avere, in precedenza, usufruito di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione, anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto.

SPESE AMMISSIBILI

I programmi di spesa devono essere finalizzati all’ammodernamento, alla riqualificazione dell’attività. Sono ammissibili le seguenti tipologie di intervento:

  1. opere murarie, sistemazioni impiantistiche, nel limite del 30% del totale del programma di spesa. Nel caso di locali non di proprietà sarà necessario la presentazione di un contratto di locazione che giustifichi le spese di manutenzione e ristrutturazione;
  2. macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica; mezzi mobili, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’attività oggetto delle agevolazioni;
  3. programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali del proponente, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi, per la parte in cui sono utilizzati per l'attività dal programma e la relativa formazione specialistica, nel limite del 30% del programma di spesa;
  4. consulenza specialistica in tema di ICT, marketing e innovazione, che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo e promo-commerciale, nel limite del 5% del totale del programma di spesa;
  5. spese relative al capitale circolante, inerenti all’attività d’impresa, nella misura massima del 30% del programma di spesa, limitatamente a interessi passivi su finanziamento bancario, spese per acquisizione garanzie, materie prime, materiali, semilavorati. Le spese relative ad interessi passivi su finanziamento bancario sono riconosciute fino ad un massimo di 5 anni.

SPESE NON AMMISSIBILI

I beni e i servizi devono essere acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, non sono ammesse le spese:

  1. inserite in fatture di importo imponibile inferiore ad euro 500,00 (cinquecento/00);
  2. emesse da soggetti sprovvisti di Partita I.V.A.;
  3. già coperte da altre agevolazioni pubbliche;
  4. forfettarie;
  5. relative all'I.V.A., anche se indetraibile;
  6. relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
  7. di funzionamento per la gestione dell’attività (canoni, locazioni e fitti, energia, spese telefoniche, prestazioni professionali amministrativo-contabili, cassetta pronto soccorso, etc.);
  8. per lavori realizzati in economia diretta o per conto proprio, senza l’intervento di un’impresa esecutrice; i) programmi di spesa effettuati mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
  9. spese derivanti da autofatturazione da parte del beneficiario;
  10. oneri fiscali ed accessori, imposte a qualsiasi titolo;
  11. spese relative all'erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse; m) spese relative all'acquisto di autovetture e di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente

AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI

Le agevolazioni sono concesse in regime “de minimis” nella forma di un contributo a fondo perduto nella misura massima del:

  1. 50% del totale delle spese ammissibili del programma di spesa e quindi fino ad un importo massimo di 25.000,00 euro per programmi di spesa presentati da singola impresa;
  2. 70% del totale delle spese ammissibili del programma di spesa e quindi fino ad un importo massimo di 175.000,00 euro per le aggregazioni di imprese. L'ammontare delle agevolazioni calcolato in via provvisoria viene rideterminato a conclusione del programma di spesa, sulla base delle spese ammissibili effettivamente sostenute e della verifica relativa al rispetto delle intensità massime di aiuto previste dalla disciplina comunitaria.

TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Sarà possibile presentare domanda dalle ore 16.00 del 03.02.2020 alle ore 16.00 del 04.03.2020. Il termine ultimo del 04.03.2020 potrà essere anticipato alla data in cui saranno presentate richieste di contributi pari al 150% della dotazione finanziaria disponibile, dandone informativa sul sito di Sviluppo Campania e della Regione Campania. Dal 10 gennaio 2020 sarà resa disponibile sui siti della Regione Campania e di Sviluppo Campania la modulistica per la presentazione delle istanze. Dal 16 gennaio 2020 sarà possibile iniziare la registrazione nel sistema e la successiva compilazione della modulistica.

Per maggiori informazioni, ti invitiamo a conttare il nostro studio per prenotare un appuntamento.




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