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Credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno: ammissione alle risorse PON



27 Apr 2018

Obblighi di rendicontazione, termini e modulistica per i progetti delle PMI beneficiarie del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno, ammessi alle risorse del PON IC.

Firmato il decreto direttoriale del 23 aprile 2018 con il quale viene disciplinata la procedura di ammissione alle risorse PON IC dei progetti delle PMI beneficiarie del credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovieffettuati a partire dal 1° marzo 2017 e fino al 31 dicembre 2019, destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
 
L’articolo 5 del decreto direttoriale 23 aprile 2018 ridefinisce gli obblighi di rendicontazione delle spese delle PMI beneficiarie del credito d’imposta PON, modificando i termini e la modulistica da utilizzare per tutti i progetti ammessi al cofinanziamento con risorse PON, vediamo quali sono.


Adempimenti delle imprese beneficiarie

 
A seguito della realizzazione dei progetti di investimento, la PMI beneficiaria è tenuta a rendicontare le spese di acquisizione delle immobilizzazioni materiali previste nella comunicazione ed effettivamente sostenute (ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto 29 luglio 2016 e secondo le modalità e nei termini di cui al comma 3 del presente articolo) utilizzando il modulo “Dichiarazione di spesa” di cui all’Allegato n. 2, la quale deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante o dal procuratore speciale della PMI beneficiaria
 
Alla dichiarazione di spesa di cui sopra, la PMI beneficiaria dovrà allegare:
  1. copia delle fatture di acquisto, i cui originali devono riportare il timbro ovvero la dicitura: “Spesa di € ____ rendicontata, ai fini dell’utilizzo delle risorse del PON IC 2014-2020, a valere sul credito d’imposta previsto dalla legge 28 dicembre 2015 n. 208 (art. 1, commi 98-108) e valorizzata ai fini della compensazione operata con modello F24 del …”. In alternativa, la predetta dicitura può essere riportata nelle causali dei pagamenti, purché sia indicato il riferimento al corrispondente titolo di spesa.
    Relativamente alle spese sostenute in data antecedente all’emanazione del presente decreto, la PMI beneficiaria che non possa apporre il timbro sull’originale delle fatture di acquisto o sulla causale dei pagamenti deve riportare l’elenco delle fatture di acquisto oggetto di agevolazione nella nota integrativa allegata al primo bilancio successivo all’emissione delle fatture stesse. Nel caso di acquisizione di beni in locazione finanziaria, deve essere allegata la documentazione di spesa attestante l’effettivo pagamento dei canoni;
  2. copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture tramite bonifico bancario, SEPA Credit Transfer, RIBA ovvero assegno bancario non trasferibile e copia del relativo estratto conto;
  3. dichiarazione liberatoria dei fornitori, redatta secondo lo schema di cui all’Allegato n. 3, attestante anche il requisito di novità dei beni;
  4. nel caso di acquisizione di beni in locazione finanziaria, copia del relativo contratto;
  5. copia del modello di pagamento unificato F24 relativo al credito d’imposta ammesso alle risorse PON e utilizzato in compensazione;
  6. copia del registro dei beni ammortizzabili, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, o documentazione equipollente (libro inventari, libro giornale ovvero registro IVA acquisti), dal quale si evinca l’annotazione delle immobilizzazioni materiali oggetto del progetto di investimento acquisite;
  7. per le imprese non costituite in forma di società di capitali, copia delle dichiarazioni dei redditi relative ai tre anni antecedenti all’avvio dell’investimento;
  8. quadro riassuntivo dell’investimento, redatto secondo lo schema di cui all’Allegato n. 4, recante la descrizione:
    1. dell’attività produttiva oggetto del progetto di investimento realizzato e delle motivazioni per cui il progetto è ascrivibile ad uno o più ambiti di specializzazione intelligente, secondo quanto indicato dalla PMI beneficiaria nella sezione III “Ambito attività” o nella sezione IV “Descrizione del progetto di investimento” del quadro A della comunicazione, con specifico riferimento ad uno dei sotto-ambiti di attività indicati nell’allegato al decreto 29 luglio 2016;
    2. delle caratteristiche tecnico-produttive delle immobilizzazioni materiali acquisite, della funzionalità di ciascuna di esse rispetto al progetto di investimento realizzato e, laddove pertinente, delle motivazioni relative alla riconducibilità dei singoli beni alle tipologie di cui all’Allegato n. 1 al presente decreto indicate nei righi da B24 a B28 del quadro B, sezione III della comunicazione;
  9. per i soli progetti di investimento che comprendono investimenti effettuati prima del 1° marzo 2017dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa dal legale rappresentante ovvero dal procuratore della PMI beneficiaria, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 5, relativa agli importi degli ammortamenti di beni strumentali ubicati presso la struttura produttiva oggetto del progetto di investimento agevolato, ascrivibili alle medesime categorie di beni di investimento acquisiti prima del 1° marzo 2017 in cui è articolato il progetto di investimento realizzato, che siano stati dedotti nel periodo d’imposta di acquisizione dei beni stessi.
Tutta la documentazione di cui sopra dovrà essere inviata al Ministero:
  1. entro il 30 giugno successivo alla chiusura di ognuno degli esercizi in cui la PMI beneficiaria ha sostenuto le spese, e comunque non oltre il 31 dicembre 2023;
  2. mediante posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo reso disponibile dal Ministero nella sezione dedicata del sito internet www.mise.gov.it;
  3. in un’unica soluzione per ciascun anno di realizzazione del progetto di investimento.
 
Allegato: qui




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